Cookie di terze parti: cosa sono, come funzionano e come gestirli
Guida completa ai cookie di terze parti, come funzionano e perché sono al centro del digital marketing. Scopri differenze, utilizzi e implicazioni per la privacy.
Contenuti
- I Cookie di terze parti: cosa sono
- Quante categorie di cookie esistono?
- Cookie tecnici vs cookie di profilazione
- Cookie di prima parte e cookie di terze parti: tre differenze pratiche
- Perché i cookie di terze parti sono essenziali nel marketing digitale
- Cookie di terze parti e conformità legale (GDPR, ePrivacy e normative locali)
- Come strutturare l’informativa cookie
- Ruolo dei CMP (Consent Management Platform)
- Come verificare se un sito usa cookie di terze parti
- Come bloccare o consentire i cookie di terze parti (guida per browser e dispositivi)
- Alternative ai cookie di terze parti (approcci cookieless)
- Impatto sugli ecosistemi AdTech e sugli advertiser
- Misurazione e attribuzione senza cookie
- Ruolo dell’AI nelle soluzioni cookieless
- Implementazione tecnica per sviluppatori e team AdOps
- Server-side tracking basics
- Misurare l’impatto: KPI e metriche correlate ai cookie di terze parti
- Best practice per il sito e per il marketing
- Domande frequenti sui Cookie di Terze Parti (FAQ)

I cookie di terze parti sono diventati un tema centrale della pubblicità online. Si tratta di strumenti fondamentali, che permettono di misurare e personalizzare le campagne sul web. Allo stesso tempo, il funzionamento, l’utilizzo e i limiti dei cookie sono spesso ridisegnati da normative e scelte dei browser.
In questo articolo, vedremo cosa sono i cookie di terze parti, come funzionano e come gestirli anche alla luce delle nuove norme sulla privacy.
I Cookie di terze parti: cosa sono
I cookie di terze parti sono file salvati nel browser da domini diversi rispetto al sito che stai visitando e servono soprattutto per tracciamento cross-site, pubblicità e misurazione. Per questo motivo, oggi, la loro conformità alle norme riguardo a privacy e sicurezza dei dati degli utenti è al centro di molti dibattiti, soprattutto dopo che Google, e altri motori di ricerca, hanno adottato cambiamenti e soluzioni alternative, come la Privacy Sandbox.
A differenza dei cookie di prima parte, che appartengono al dominio che navighi, i third party cookie nascono da domini terzi incorporati nella pagina e hanno implicazioni più ampie su privacy, consenso e governance dei dati in Europa sotto GDPR ed ePrivacy.
Quante categorie di cookie esistono?
Le macro-categorie comunemente adottate comprendono cookie tecnici o necessari, funzionali, analitici/di marketing e di profilazione, con i cookie di terze parti che possono rientrare in più categorie a seconda della finalità e del dominio che li imposta.
I tecnici o necessari abilitano funzioni base come sessioni e preferenze essenziali e non richiedono consenso, incidendo positivamente sull’UX, ma con impatto minimo sulla privacy. Al contrario, i funzionali migliorano l’esperienza senza profilare estensivamente l’utente. Gli analitici e di marketing, spesso di terze parti, misurano comportamento e performance e possono contribuire a pubblicità mirata, mentre i cookie di profilazione tracciano cross-site per creare segmenti, richiedendo consenso esplicito e trasparenza sulle finalità.
Cookie di prima parte
I cookie di prima parte sono creati dal dominio visitato e sono generalmente sotto controllo diretto del titolare del sito, risultando più semplici da configurare e gestire. Migliorano l’esperienza degli utenti nel sito, ricordando login, preferenze e carrelli, supportando analytics first-party e riducendo rischi di condivisione non necessaria con terzi. Restano soggetti a regole diverse in base alla finalità: se usati per profilazione richiedono consenso, se tecnici no.
Cookie di seconda parte
Per “seconda parte” si intende tipicamente dati first-party condivisi tra partner in accordi diretti, non una categoria tecnica del protocollo cookie, ma un modello di scambio dati che a volte emula capacità dei cookie third-party in contesti controllati. Questa pratica può passare da integrazioni server-side o clean room, dove i dati first-party vengono combinati nel rispetto del consenso e con misure di minimizzazione. L’impatto su UX può restare neutro se trasparente, mentre la privacy dipende dal perimetro e dai meccanismi di controllo e audit.
Cookie di terze parti
I cookie di terze parti sono impostati da domini diversi dal sito visitato, spesso tramite tag pubblicitari, pixel o widget, e abilitano tracciamento cross-site, retargeting e misurazione multi-touch. Hanno un impatto significativo sulla privacy per la natura cross-domain e richiedono particolare attenzione a consenso, informativa e governance con strumenti di gestione (CMP). La user experience può risentire di banner e scelte di consenso, ma abilitano esperienze pubblicitarie più rilevanti quando l’utente acconsente.
Cookie tecnici vs cookie di profilazione
I tecnici, o strettamente necessari, abilitano funzionalità operative base e non necessitano di consenso, mentre i cookie di profilazione servono a creare profili per pubblicità personalizzata e richiedono consenso esplicito e documentato.
I profilanti possono essere di prima o terza parte, con i terzi più orientati a scenari cross-site e quindi più invasivi per la privacy. Le linee guida italiane ribadiscono il requisito di consenso granulare per categorie e divieto di dark patterns nei banner.
Cookie di prima parte e cookie di terze parti: tre differenze pratiche
Sul controllo e proprietà dei dati, i cookie di prima parte sono gestiti dal titolare del sito con maggiore governance, mentre i terzi sono gestiti da fornitori esterni che diventano autonomi o responsabili a seconda del ruolo, richiedendo accordi e trasparenza. Sull’ambito di lettura, i primi sono leggibili dal solo dominio di origine, i secondi da domini terzi su siti diversi, abilitando uso cross-domain. Per tracciamento e consenso, i cookie third-party attivati per profilazione richiedono consenso esplicito e registrato, con CMP e informative chiare sulle finalità e durata.
Come vengono creati e quali tecnologie li generano
Operativamente, un contenuto terzo caricato nella pagina fa una richiesta HTTP al dominio del fornitore che può rispondere con un’intestazione Set-Cookie, salvando il cookie nel browser in contesto terzo, poi leggibile nelle successive chiamate al medesimo dominio.
L’ecosistema include tag manager, ad server, CDN, widget social e pixel di conversione che iniettano script e risorse capaci di impostare o leggere cookie secondo le policy del browser e attributi come SameSite. Esistono differenze tra cookie impostati client-side via JavaScript e server-side via intestazioni HTTP, con implicazioni su sicurezza, attributi e restrizioni dei browser moderni.
Perché i cookie di terze parti sono essenziali nel marketing digitale
Nel marketing digitale i cookie di terze parti abilitano retargeting, personalizzazione e costruzione di audience, migliorando CTR e conversioni tramite messaggi coerenti lungo il funnel. Consentono misurazione cross-site e attribuzione multi-touch, collegando impression, click e conversioni su domini diversi per stimare ROI e percorsi d’utente. Supportano frequency capping e viewability, limitando esposizioni eccessive e ottimizzando la qualità dell’inventory a beneficio di advertiser e DSP.
Uso per retargeting e personalizzazione
Il retargeting riconosce visitatori su siti partner e mostra annunci basati su interazioni precedenti, riducendo sprechi e aumentando rilevanza con identificatori persistenti di terzi. La personalizzazione dinamica degli annunci può aggiornare creatività in base a eventi rilevati cross-site, migliorando performance rispetto a messaggi generici.
Misurazione e attribuzione cross-site
I cookie third-party collegano eventi su più domini e piattaforme, aiutando a costruire percorsi e modelli di attribuzione che riflettono contributi di diversi touchpoint. Senza questi segnali, la misurazione tende a frammentarsi e dipendere da modelli probabilistici o segnali aggregati.
Frequency capping e viewability
Limitare il numero di impression per utente, ridurre l'affaticamento e migliorare efficienza, si tratta di una funzione spesso basata su cookie condivisi tra siti e ad server. La viewability si integra, quindi, con identificatori per ottimizzare l’erogazione verso posizionamenti più efficaci.
Cookie di terze parti e conformità legale (GDPR, ePrivacy e normative locali)
Gli obblighi chiave includono consenso esplicito per cookie di profilazione, informativa completa su finalità e durata, gestione granulare delle preferenze e registrazione delle scelte tramite CMP. L’utente deve poter rifiutare con pari facilità rispetto all’accettazione, senza dark patterns, e modificare le preferenze in ogni momento. La trasparenza sulle terze parti coinvolte e sugli SDK/tag utilizzati è parte essenziale dell’informativa.
Quando è necessario il consenso?
Il consenso è necessario per tutti i cookie non strettamente necessari, inclusi profilazione e molte forme di analytics e marketing, specie se di terze parti o se trattano dati personali a fini pubblicitari. Le eccezioni per analitici sono limitate e richiedono configurazioni che non permettano l'identificazione diretta dell’utente e dati aggregati, variando a seconda dell’interpretazione del Garante.
Come strutturare l’informativa cookie
L’informativa deve descrivere categorie, finalità, durata, terze parti, base giuridica e modalità per revocare il consenso, collegandosi a un banner conforme e a preferenze granulari. È opportuno includere riferimenti a strumenti utilizzati e link alle policy dei fornitori terzi.
Ruolo dei CMP (Consent Management Platform)
I CMP consentono raccolta e registrazione del consenso, presentazione di banner conformi e integrazione con tag per il conditional firing basato sulle scelte dell’utente. Supportano audit e prova del consenso, riducendo rischi sanzionatori e migliorando la governance.
Come verificare se un sito usa cookie di terze parti
Per verificare via browser, apri DevTools, sezione Application per elencare i cookie per dominio e sezione Network per ispezionare le risposte e gli header Set-Cookie delle chiamate a domini terzi. Il controllo dei domini caricati nella scheda Network aiuta a individuare fonti esterne come ad server, CDN, pixel e widget che possono impostare cookie.
Strumenti automatici e scanner online possono mappare categorie e terze parti, ma vanno interpretati considerando consent state e configurazioni locali.
Verifica via browser (Chrome/Firefox/Safari)
Chrome, Firefox e Safari offrono pannelli per visualizzare cookie per origine e dettagli su attributi come SameSite, Secure e HttpOnly, utili per distinguere contesti first-party e third-party. Safari limita fortemente i cookie di terze parti da anni, influenzando i risultati delle ispezioni rispetto a Chrome.
Strumenti automatici e scanner
Soluzioni come scanner conformità e report CMP elencano cookie rilevati e basi giuridiche collegate, con report utili per audit e remediation tecnica. L’output va verificato manualmente su pagine chiave e stati di consenso diversi.
Interpretazione dei risultati
La presenza di cookie con dominio diverso dal sito indica terze parti; correlare il loro set con eventi e tag aiuta a ricostruire finalità e percorsi dati. Verifica durata, path e attributi per valutare rischio privacy e necessità di consenso.
Come bloccare o consentire i cookie di terze parti (guida per browser e dispositivi)
Su Chrome è possibile attivare o disattivare i cookie di terze parti dalle impostazioni privacy e sicurezza, con controlli granulari per siti e modalità di navigazione. Firefox e Safari offrono protezioni avanzate che bloccano di default molti cookie third-party, con opzioni per whitelist o eccezioni. Su iOS e Android, le impostazioni del browser predefinito e di app specifiche determinano il comportamento, con possibilità di affidarsi a estensioni o plugin laddove consentito.
Attivare i cookie di terze parti in Chrome
Chrome consente di gestire i third-party cookie per tutti i siti o per eccezioni selettive, tenendo conto delle politiche aggiornate comunicate nel contesto Privacy Sandbox. L’utente può scegliere equilibri tra personalizzazione e privacy anche a livello di profilo o sessione.
Disattivare i cookie di terze parti su mobile
Molti browser mobile includono blocchi predefiniti o opzioni per limitare i cookie third-party, con differenze tra WebView, Safari iOS e Chrome Android. Verificare le impostazioni dell’app e le eccezioni per siti fidati permette di mantenere funzionalità essenziali.
Uso delle impostazioni di privacy del browser
Le sezioni privacy permettono anche di cancellare cookie per categoria e periodo, controllare tracciamento e prevenire fingerprinting, con impatti variabili su compatibilità dei siti. Una configurazione bilanciata minimizza attriti in UX mantenendo controllo sui dati.
Alternative ai cookie di terze parti (approcci cookieless)
Strategie basate su first-party data, targeting contestuale, tracciamento server-side, clean rooms e identificatori alternativi basati su consenso offrono percorsi sostenibili e conformi. Segnali aggregati e coorti, insieme a hashed email con consenso, possono supportare misurazione e attivazione senza identificatori cross-site non consensuali. Evitare tecniche invasive come il fingerprinting senza consenso resta una nota etica e di conformità imprescindibile.
Targeting contestuale
Il contextual targeting utilizza il contenuto della pagina e segnali in-page per mostrare annunci pertinenti, riducendo dipendenza da ID utente. Migliora la privacy by design e può ottenere buone performance con creatività e tassonomie curate.
First-party data strategy
Raccogliere dati con valore di scambio chiaro, come preferenze e intenti, e attivarli in ambienti proprietari o in partnership controllate è centrale nell’era cookieless. La qualità del consenso e la governance dei dati determinano affidabilità e scalabilità.
Tracciamento server-side e clean rooms
Il server-side tracking riduce la perdita di segnali client, migliora controllo e sicurezza e si integra con clean room per matching anonimi e misurazioni aggregate. Questi approcci richiedono investimenti tecnici, ma preservano misurazione e attivazione in modo conforme.
Impatto sugli ecosistemi AdTech e sugli advertiser
La riduzione dei cookie third-party spinge DSP, SSP e DMP verso segnali di prima parte, modellazione probabilistica e dati aggregati, cambiando logiche di targeting e frequenza. Le campagne programmatiche adottano mix di contextual, ID basati su consenso e ottimizzazione algoritmica con meno reliance su identificatori cross-site. La capacità dell’AI di inferire propensioni da segnali non deterministici diventa chiave per performance in ambienti senza cookie.
Adattare strategie DSP
Le DSP valorizzano inventory con segnali first-party, priorizzano integrazioni S2S e supportano cohort/interest group quando disponibili, riducendo dipendenze da terze parti. Modelli di bidding incorporano in modo crescente segnali contestuali e predittivi.
In particolare, ad:personam, la nostra DSP Self Service per il marketing programmatico, permette una gestione dei cookie in maniera chiara e intuitiva.
Misurazione e attribuzione senza cookie
Si passa a modelli basati su conversion modelling, incrementality e misurazioni aggregate, con più ricorso a esperimenti e clean room. Le finestre di attribuzione si accorciano e cresce l’importanza del first-party analytics.
Ruolo dell’AI nelle soluzioni cookieless
Algoritmi di AI colmano lacune di identificazione con pattern recognition e stime di propensione, rispettando limiti di privacy quando addestrati su dati consensuali e aggregati. L’ottimizzazione creativa dinamica sfrutta segnali in-page e di contesto più che profili persistenti.
Implementazione tecnica per sviluppatori e team AdOps
Ridurre dipendenza dai cookie third-party implica lo spostamento verso eventi server-side, impostazione corretta di attributi SameSite, Secure e HttpOnly e configurazioni di tag manager per firing condizionato al consenso. L’adozione di pipeline S2S per conversioni e audience e l’integrazione con CMP per gating delle chiamate è ormai baseline. La modellazione lato server compensa segnali mancanti e migliora qualità dati per analytics proprietari.
Server-side tracking basics
Raccogliere eventi nel server del brand limita esposizione di identificatori nel client e centralizza controlli, con mapping verso partner nel rispetto del consenso. Riduce impatti di ITP/ETP e ad blocker su misurazione.
Configurare SameSite e Secure
Impostare SameSite=Lax/Strict evita accesso cross-site indesiderato mentre None; Secure è necessario per contesto terzo su HTTPS, secondo policy moderne dei browser. Attributi corretti riducono rischi e poca coerenza nel tracciamento.
Best practice per il tag management
Allineare firing alla scelta del CMP, ridurre duplicazioni di tag, documentare terze parti e relazionare cambiamenti è essenziale per conformità e performance. Test periodici in ambienti diversi e con stati di consenso simulati prevengono leakage.
Misurare l’impatto: KPI e metriche correlate ai cookie di terze parti
Monitorare impressions, CTR, conversion rate e share di traffico cookieless aiuta a valutare l’effetto della perdita di cookie third-party sulle performance. KPI di attribuzione multi-touch, perdita di identità utente e qualità audience indicano quanto efficaci siano le alternative come contextual e first-party. Segmentare report per browser, stato di consenso, inventario e presenza di ID consensi offre visibilità su dove intervenire.
KPI per advertiser
Osservare variazioni di CPA/ROAS per segmenti con e senza ID permette di calibrare budget e tattiche. L’incrementality testing aiuta a distinguere spostamenti di credito da veri lift.
KPI per platform/DSP
Per le piattaforme, coverage ID, capping effettivo e tassi di match su segnali consensuali diventano indicatori di salute. La stabilità dei modelli con segnali aggregati è un altro KPI fondamentale.
Come interpretare le variazioni dopo il passaggio cookieless
Attendersi cali di precisione nel retargeting e nella MTA e aumentare il peso di modelli incrementali e di coorte è fisiologico. Il successo dipende da creatività, contesto e qualità dei dati proprietari.
Best practice per il sito e per il marketing
Chiarire la value exchange del consenso, raccogliere first-party data con esperienze e contenuti di valore, e ottimizzare le landing per conversioni anche senza storicità cross-site sono passi fondamentali. Ad esempio, un lavoro SEO di qualità riduce la dipendenza da identificatori cookie, mentre test A/B continui migliorano performance nel tempo. Documentare terze parti e aggiornare regolarmente la cookie policy mantiene la conformità e la fiducia.
Raccolta e utilizzo first-party
Moduli chiari, offerte e programmi di loyalty con consenso ben spiegato costruiscono dataset affidabili e attivabili. La governance dei consensi e la minimizzazione dei dati sono elementi centrali.
Strategia di contenuto per supportare il consent
Educare sul perché dei dati e su come migliorano l’esperienza aumenta tassi di opt-in e riduce rifiuti informati. Evitare frizioni nel banner migliora la percezione del brand e la conformità.
Testing e ottimizzazione
Testare creatività, contesto, pagine e percorsi di conversione sostituisce parte del vantaggio storico del profilo persistente. L’analisi per segmento di browser e consensi consente fine-tuning continuo.
Domande frequenti sui Cookie di Terze Parti (FAQ)
Domanda 1: Cosa sono i cookie di terze parti?
I cookie di terze parti sono piccoli file memorizzati sul browser dell’utente da domini diversi dal sito che sta visitando. Vengono utilizzati principalmente per tracciare i comportamenti di navigazione su più siti, consentire campagne pubblicitarie personalizzate e migliorare la misurazione delle performance delle campagne digitali. Su ad:personam, i cookie di terze parti aiutano la piattaforma DSP a ottimizzare il targeting e la distribuzione degli annunci grazie a sistemi di intelligenza artificiale, permettendo agli utenti di gestire le proprie campagne in maniera autonoma senza requisiti minimi di spesa.
Domanda 2: Come si dividono i cookie?
I cookie possono essere suddivisi in diverse categorie in base alla funzione e all’origine. Le principali sono: cookie di prima parte, creati dal sito visitato e utilizzati per migliorare l’esperienza utente; cookie di seconda parte, condivisi tra partner diretti; e cookie di terze parti, generati da domini esterni per scopi di tracciamento, pubblicità e analisi. Altre classificazioni includono cookie tecnici, funzionali, di profilazione e di marketing, ciascuno con specifiche modalità di utilizzo e gestione.
Domanda 3: Che cosa accade se scegliamo di bloccare i cookie di terze parti nel nostro browser?
Bloccare i cookie di terze parti limita la possibilità dei domini esterni di tracciare la navigazione su più siti, riducendo la personalizzazione degli annunci pubblicitari e la precisione delle campagne programmatiche. Su piattaforme come ad:personam, ciò significa che alcune funzioni di targeting e ottimizzazione automatica basate su dati cross-site potrebbero essere meno efficaci, mentre la privacy dell’utente viene rafforzata. Gli utenti possono comunque continuare a gestire e creare campagne, sfruttando dati first-party e altre tecniche cookieless supportate dalla piattaforma.
Prova altre funzionalità della DSP Self Service di ad:personam!
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